Telemedicina
L’Organizzazione mondiale della sanità definisce la telemedicina come: «L’erogazione di cura e assistenza, in situazioni in cui la distanza è un fattore critico, attraverso tecnologie informatiche e della comunicazione, per lo scambio di informazioni utili alla diagnosi, al trattamento, alla prevenzione, alla ricerca, alla valutazione e alla formazione continua del personale sanitario».
Attraverso la telemedicina sarebbe quindi possibile superare molti ostacoli nella cura e nell’assistenza dei pazienti, oltre che monitorare le condizioni dei malati con patologie mediante dispositivi tecnologici avanzati con le quali trasmettere a distanza dati e informazioni.
L’infettivologo Massimo Galli, dell’ospedale Sacco di Milano, ha ricordato in una recente intervista quello che si è detto, ma non fatto, da quasi dieci anni: «Bisogna usare la telemedicina e raggiungere le persone nelle loro case, se non fisicamente, con il consiglio».
Ci voleva un’emergenza come quella del Covid 19 per riscoprire l’utilità della telemedicina.
Eppure, quasi dieci anni fa, nel 2012, il Consiglio superiore di sanità approvava le Linee di indirizzo italiane sulla telemedicina: «La modalità di erogazione di servizi di assistenza sanitaria, tramite il ricorso a tecnologie innovative, in particolare alle tecnologie dell’informazione e comunicazione, in situazioni in cui il professionista della salute e il paziente non si trovano nella stessa località. La telemedicina comporta la trasmissione sicura d’informazioni e dati di carattere medico nella forma di testi, suoni, immagini o altre forme necessarie per la prevenzione, la diagnosi, il trattamento e il successivo controllo dei pazienti. I servizi di telemedicina vanno assimilati a qualunque servizio sanitario diagnostico/terapeutico. Tuttavia, la prestazione in telemedicina non sostituisce la prestazione sanitaria tradizionale nel rapporto personale medico-paziente, ma la integra. La telemedicina deve altresì ottemperare a tutti i diritti e obblighi propri di qualsiasi atto sanitario».
Distinguiamo:
- Televisita: è l’atto sanitario attraverso cui il medico interagisce a distanza con il paziente. Il collegamento Internet deve consentire di vedere e interagire con il paziente. La diagnosi che scaturisce dalla visita può dar luogo alla prescrizione di farmaci o di cure;
- Teleconsulto: è la diagnosi o l’indicazione di una terapia in assenza della presenza fisica del paziente. Si tratta di un’attività di consulenza a distanza fra medici che permette a uno specialista o a un medico di medicina generale di chiedere un consulto a uno o più professionisti.
Il Centro Medico Omnia sviluppa servizi di Telemedicina sia come televisite con i medici specialisti che collaborano con il centro sia come diagnostica a distanza, ovvero la possibilità di avere referti di ECG e spirometrie con convenzioni con società italiane operanti nel settore.