Tendinite della Cuffia Rotatori e Borsite
La spalla è complessa, perché formata da diverse articolazioni.
L’articolazione principale è la scapolomerale o glenomerale e articola la testa dell’omero con la cavità glenoidea della scapola.
L’insieme di queste articolazioni, azionate da numerosi gruppi muscolari, fa della spalla “l’articolazione” più mobile del nostro organismo.
La grande mobilità permette l’esecuzione di movimenti complessi, ma al tempo stesso, si possono creare condizioni di instabilità.
La principale struttura anatomica stabilizzatrice è rappresentata dalla cuffia dei rotatori (muscoli e tendini).
L’apparato legamentoso e muscolare, con il passare degli anni, può andare incontro a fenomeni degenerativi.
Quella che in passato veniva chiamata periartrite della spalla, viene oggi considerata come un gruppo di patologie dolorose che possono colpire quest’articolazione e, tra queste, l’infiammazione dei tendini che formano la cuffia dei rotatori è senza dubbio la più frequente.
Riabilitazione della spalla
La riabilitazione della spalla ha lo scopo di recuperare movimenti non limitati da dolore, forza, resistenza, propriocettività e funzionalità dell’arto alterato a seguito di un trauma o di intervento chirurgico o di altre patologie.
La fisioterapia (Ultrasuoni, TENS, Crioterapia, Laserterapia, Magnetoterapia, BEMER) riduce l’infiammazione e l’edema (nelle tendiniti/tendinosi) ed è associata alle mobilizzazioni passive (FKT passiva), a esercizi di riabilitazione attiva – assistita (FKT attiva-assistita) e di rinforzo dei singoli gruppi muscolari.
Al fine di incrementare adeguatamente la forza di un muscolo specifico, lo stesso va gradualmente sovraccaricato. Si eseguono esercizi isometrici e successivamente isotonici a bassa resistenza, con ripetizioni con pesi e resistenze elastiche.
L’apparato propriocettivo della spalla, esattamente come quello del ginocchio, subisce delle alterazioni del controllo neuromuscolare dopo un trauma, dopo un intervento chirurgico o a cusa di microtraumatismi ripetuti nel tempo.
Sono importanti, quindi, gli esercizi per il ripristino del senso cenestesico e per una stabilizzazione dinamica articolare.
Cuffia dei rotatori
La cuffia ha la funzione di permettere i movimenti del braccio e di stabilizzare e centrare la testa dell’omero nella glena scapolare.
Quattro muscoli formano la cuffia dei rotatori che originano dalla scapola e si inseriscono, con i rispettivi tendini, sulla testa dell’omero:
- Piccolo rotondo,
- Sottospinato,
- Sovraspinato,
- Sottoscapolare.
I primi tre sono abduttori ed extra-rotatori dell’omero, il sottoscapolare è adduttore e intra-rotatore.
Il sovraspinato è il muscolo che più frequentemente si lesiona tra quelli che compongono la cuffia.
Il muscolo sottospinato è il secondo muscolo più frequentemente lesionato tra quelli che compongono la cuffia dei rotatori.
I tendini della cuffia dei rotatori possono lesionarsi a causa di un trauma (rotture traumatiche) o per un’usura cronica che causa la degenerazione del tendine e il suo cedimento in assenza di traumi (rottura atraumatica).
Le rotture traumatiche conseguono a traumi della spalla diretti o a cadute a terra sulle mani (traumi indiretti).
I tendini della cuffia dei rotatori sono sottoposti a continue sollecitazioni nelle attività quotidiane, professionali o sportive. A ciò si aggiunge l’età anagrafica del paziente e il fisiologico invecchiamento del tendine.
Questo spiega l’elevata frequenza delle lacerazioni atraumatiche nei pazienti anziani.
Deltoide
Il muscolo deltoide non fa parte della cuffia dei rotatori. Ricopre la parte laterale dell’articolazione della spalla ed è composto da tre parti: una parte clavicolare, una parte acromiale e una parte spinale, che si inseriscono in corrispondenza della tuberosità deltoidea dell’omero.
È il più potente abduttore dell’omero fino a 90°. Al di sopra dei 90° entrano in gioco le azioni dei muscoli trapezio e gran dentato.
Terapia chirurgica artroscopica delle lesioni della cuffia
La riparazione artroscopica della cuffia dei rotatori e, in particolare dei tendini, è una chirurgia minimamente invasiva, eseguita con piccole incisioni, un artroscopio e delle sonde che permettono di riparare la lesione con viti e fili di sutura.
In artroscopia è possibile effettuare la procedura di acromion-plastica (asportazione della porzione che danneggia i tendini).
Non tutte le lesioni tendinee della cuffia possono essere riparate. Le lesioni più grandi, che coinvolgono tre o più tendini (chiamate “massive”) non possono essere riparate, nè possono essere riparate lesioni che datano mesi o anni (chiamate “inveterate”) nelle quali la parte carnosa del muscolo (ventre muscolare) si è atrofizzata ed è stata sostituita da tessuto fibroso. Inoltre, la riparazione chirurgica delle rotture tendinee degenerative, nelle persone con età superiore ai 65 anni, presenta un’elevata percentuale di ri-rottura.
Riabilitazione post artroscopia
Dopo la procedura artroscopica, la guarigione completa necessita di ulteriore e fondamentale riabilitazione ambulatoriale.
Nel periodo post-operatorio, la fase di riabilitazione è lunga, in conseguenza del lento processo riparativo dei tendini. Per le prime sei settimane dopo l’intervento il braccio dev’essere mosso solo dal terapista (o dallo stesso paziente adeguatamente istruito, utilizzando il braccio sano per muovere quello operato).
Dopo questo periodo inizia la riabilitazione attiva. In questa fase è importante la riabilitazione in acqua.
Borsite della spalla
La borsite della spalla, conosciuta anche come borsite subacromiale, è una delle più comuni cause di dolore nella parte anteriore e superiore della spalla.
La borsite interessa spesso atleti che compiono movimenti ripetitivi delle braccia in sopraelevazione (come i lanciatori, i tennisti e i sollevatori di peso).
La funzione principale della borsa è di diminuire gli attriti durante i movimenti, evitando che un muscolo o un tendine si lesioni sfregando contro il tessuto osseo.
La borsa subacromiale è posta tra il muscolo sovraspinoso, il muscolo deltoide e il processo acromiale della scapola.
A causa di movimenti ripetuti o di un forte trauma la borsa può infiammarsi (quando si tratta di un impatto violento può riempirsi anche di sangue).
La ripetizione continua di piccole lesioni traumatiche può portare a un aumento cronico delle dimensioni della borsa, causando un dolore che risponde poco ai trattamenti farmacologici.
Sintomi della borsite alla spalla
I sintomi sono simili a quelli causati dall’infiammazione tendinea di uno o più muscoli che compongono la cuffia dei rotatori.
Le due condizioni possono presentarsi contemporaneamente.
Il dolore insorge tipicamente nella parte anterosuperiore della spalla con importante limitazione della mobilità.
Fisioterapia antalgica e infiltrazioni
- Fisioterapia antalgica
- Laser, US, magnetoterapia, bemer
- Infiltrazione con corticosteroidi