Riabilitazione Domiciliare nello scompenso cardiaco

Riabilitazione domiciliare Scompenso cardiaco

Numerosi studi hanno dimostrato, negli anni scorsi, un miglioramento della qualità della vita e una riduzione dei ricoveri ospedalieri per i pazienti con insufficienza cardiaca cronica, sottoposti a riabilitazione cardiaca in ospedale.

Tuttavia, i pazienti con insufficienza cardiaca spesso hanno difficoltà a frequentare i centri di riabilitazione negli ospedali per la difficoltà di accesso ai trasporti, la scarsa mobilità e per altri problemi di salute.

Abbiamo progettato un modello di riabilitazione domiciliare simile a quello messo a punto in Inghilterra dalla Università di Exeter e dal Royal Cornwall Hospitals e chiamato Reach-HF.

Un programma semplice, ideato per chi soffre di scompenso cardiaco cronico:

  • facili esercizi seduti su una sedia,
  • un manuale con i consigli sullo stile di vita e le medicine da assumere,
  • un quaderno interattivo dove registrare i sintomi e le attività quotidiane,
  • il sostegno di un fisioterapista o di un’infermiera nel primo periodo.

Abbiamo aggiunto la telemedicina, ovvero la possibilità di un intervento del medico da remoto e raccolta dei dati:

Telemedicina
La telemedicina permette, tra l’altro, di inviare i dati al medico in tempo reale.
  • ecg,
  • parametri vitali,
  • percorsi di cammino strutturati,
  • misura ADL come riferimento per controlli mensili e semestrali.

 

Il progetto riabilitativo domiciliare inglese è finanziato dal National Institute for Health Research (Nihr) ed è stato sottoposto a una valutazione sui costi e i benefici (risultati pubblicati sull’European Journal of Preventive Cardiology) che promuove a pieno il programma: i pazienti nel corso di 12 mesi hanno evidenti miglioramenti.